Social Media & Time Management

Social Media & Time Management

“all the islands in the ocean, all the heavens in the motion” – World In My Eyes / Depeche Mode

Eh si … mi ci vorrebbe proprio una bella dieta … non di cibo ma di informazioni: mi capita troppo spesso di emettere sonori “burp” a causa dell’information overload che sovrasta la giornata quotidiana.

Ormai è un po’ di tempo che me ne rendo conto e che cerco di tenere a bada la mole spropositata di fonti che seguo, “scervellandomi” sui vari modi per selezionare e per non farmi perdere la produttivita dei progetti in lavorazione. Cerco costantemente di organizzarmi al meglio e di concentrare le energie nelle direzioni giuste: dal punto di vista quantitativo leggo fonti non didascaliche e meno mainstream possibile, dal punto di vista qualitativo curo con dedizione le attività di condivisione e relazione con i contatti del mio network.

Non ti nascondo che questo carico di responsabilità tende a creare un po’ di “ansia da prestazione” mista alla deformazione professionale a volte mi sembra che sto perdendo qualcosa proveniente dalla rete semplicemente perchè ci sono dei momenti che sto off-line: forse mi sono così abituato al multitasking che la vivo come una sorta di astinenza dal web.

Stare “sul pezzo” per me vuole dire portare costantemente valore aggiunto, garantire un livello elevato di proattivià e propositività ai progetti: essere sempre pronto a recepire i continui stimoli provenienti dalla rete ed elaborare i dati grezzi per trasformarli in informazioni strutturate, questo processo mentale richiede uno sforzo notevole, implica una capacità di “zoommare” dal generale al particolare e viceversa ripetutamente e compulsivamente durante la giornata.

Internet non è (solo) un mezzo di comunicazione ma una metastruttura della vita delle persone – intesa come un’espressione del modo di vivere – colma di esperienze memorabili e aperta ad un cambiamento sociale. In una visione un po’ più dall’alto sto abbracciando le metologie agili e implementando un’organizzazione del lavoro con questo approccio: l’agile mi sta permettendo di affrontare nuovi progetti in maniera meno dispersiva e più efficiente e di aumentare la redditività delle attività dedicate ai social media.

Spesso ci si innamora dei progetti che creiamo, perchè ci mettiamo tutto l’entusiasmo posssibile … questo ci da una soddisfazione inimmaginabile, ma ogni tipo di lavoro creativo ha bisogno di un momento di respiro in cui un Markettaro deve fare brainstorming ideando la strategia per un nuovo progetto … uscire fuori dagli schemi, abolire i pre-concetti e demolire gli assiomi poi de-strutturare e ri-strutturare… in questo momento non ci sono pomodori che tengano.

E’ stato sempre spontaneo e naturale per me vivere in questo mondo … è la passione per quello che faccio che mi da la carica per affrontare tutte le ore ed il tempo dedicato ad ascoltare, coinvolgere e agire. Ci vuole anche una buona dose di coraggio per mantenere sempre in equilibrio le dinamiche delle relazioni con le persone ed garantire un approccio “problem solving” ai progetti web, tutto ciò mi ha permesso di imparare veramente tanto.

Ciao
Adriano

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