Blogging: The Nihilist Impulse

Blogging: The Nihilist Impulse

Partendo da un twitt di Domenico scopro un saggio formato da 4 parti, basato su una “lecture” tenuta a Berlino presso il Berlin Institute of Advanced Study e pubblicato nel libro di Geert Lovink dal titolo Zero Comments (Routledge).

Cosa c’è di nichilista nella blogosfera?
[HTML] http://www.eurozine.com/articles/2007-07-10-lovink-it.html
[PDF] http://eurozine.com/pdf/2007-07-10-lovink-it.pdf

Il saggio risale ad un anno fa, ma IMHO è ancora stuzzicante riflettere sulla parte abitata della rete con un approccio nichilista; ti lascio alcuni stralci che potrebbero tranquillamente suscitare contestazioni e ti invito a leggere il testo per intero.

“Nel bloggare c’è una ricerca della verità. Ma è una verità con un punto di domanda. La verità è diventata un progetto amatoriale, non un valore assoluto, sancito da autorità superiori. Al posto di una definizione comune, potremmo dire che il cinismo è il modo sgradevole di rappresentare la verità. Internet non è una religione o una missione di per sé. Per alcuni si trasforma in una dipendenza, che tuttavia si può curare come qualsiasi altro problema medico. La situazione post-dotcom/post-11settembre confina con un “conservatorismo appassionato”ma, alla fine, respinge i principi piccolo-borghesi delle dot-com e i loro doppi standard di imbrogliare e nascondere, manipolare i libri e poi essere ripagati con corpulenti assegni. La domanda perciò è: quanta verità può tollerare un medium? Conoscere è doloroso e i propugnatori della “società della conoscenza”non ne hanno ancora tenuto conto.”

Questo paragrafo è molto opinabile, sembra quasi una profezia di Nostradamus. 😐

“Dalla prospettiva della classe politica, una selezione di blogger può essere strumentalizzata come fossero “indicatori di opinione”. Tuttavia, quegli stessi blogger possono essere, altrettanto facilmente, liquidati il giorno dopo come “giornalisti in pigiama”e finire ignorati come “rumore”. Siccome ogni inganno necessariamente deve crollare, l’ondata di pr negative è pre-programmata. I blogger potrebbero comunicare ai media su quali questioni le persone dicono di voler riflettere. Ma una volta svanita la foga, a chi importa? Il nichilismo inizia lì, dopo la caduta dei blog, il laptop rubato, il server fracassato, i file di back-up illegibili, il service provider scomparso, i “comments (0)”. È allora che possiamo veramente mettere in risalto i nostri Pathos des Umsonst, l’atto dell’Essere Invano.”

Questo paragrafo è molto critico nei confronti del Buzz Marketing e nel ruolo degli Opinion Leader.

Aspetto la tua opinione in merito. 😉

Ciao
4 EveR YounG

2 Comments

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    4 EveR YounG / Reply

    Ciao Domenico,

    grazie per il commento e per lo spunto di riflessione.

    Ci sono dei buoni punti di partenza in quei ragionamenti, ma ho una visione più positivista del filosofo olandese. 😉

    Ciao
    4 EveR YounG

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    domenico / Reply

    Che dire…in genere mi incuriosiscono le opinioni “altre” quelle che provengo da fuori la Rete. La maggior parte delle volte è gente che blatera a casaccio (vedi i numerosi articolacci su quotidiani e rotocalchi) senza avere un minimo di coscienza – e conoscenza – per parlare del web sociale; altre volte leggo approfondimenti e studi tipo quello del filosofo olandese che hanno il merito di smuovere qualcosa, di aprire nuovi interrogativi verso quei blogger (e sono la maggioranza) che sanno solo parlarsi addosso.

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