Forme Emergenti di Comunicazione Aziendale
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CORPORATE BLOGGING. Come avrai capito da questo post, mi sta molto a cuore il topic “tesi web 2.0” e appena ho trovato un pò di tempo libero mi sono fiondato a leggere la bella tesi dell’amico Giuseppe Tempestini (aka Regolo) che tratta di Corporate Blogging – il Caso del Laboratorio UWiC. L’ho letta tutta d’un fiato e ne scrivo una breve recensione.
INTRO. Inizia con un buon capitolo introduttivo…giusto per scaldare il motore…con qualche “sgasata” citando Robert Scobler e Naked Conversation e ben argomentando la definizione di Web 2.0
LA COMUNICAZIONE. Ingrana “la prima” a va da 0 a 100kmh in 4 secondi spiegando il paradigma della comunicazione cioè il cambiamento nella fruizione dell’informazione dopo l’avvento del web.
WEB 2.0. Raggiunge la “coppia” già a 2.000 giri grazie alla condivisione delle informazioni su cui si fonda il “nuovo” modo di intendere la rete. Analizzandone gli elementi tecnici ed i servizi, soffermandosi sui concetti “blog” e “blogosfera”. Personalmente riguardo ad i social network invece di MySpace e FaceBook avrei citato LinkedIn e 2Spaghi, ma questa riflessione rispecchia la mia personale classifica dei S.N.: 1) LinkedIn 2) Flickr 3)YouTube 4) 2Spaghi! 😉 Inoltre quando si parla del ruolo degli utenti, avrei ampliato il concetto di “User Generated Content”.
CORPORATE BLOGGING. Imposta la velocità da “crociera” su 150kmh e si sintonizza su Scobleizer. Stupendo questo passaggio:”Utilizzare le capacità di ricerca della blogosfera per monitorare tutte le conversazioni in atto su di un determinato prodotto o su di un determinato marchio può quindi essere di fondamentale importanza, perchè permette per la prima volta di reperire informazioni non standardizzate ma che bensì vengono da quel mondo di comunicazioni interpersonali fino a pochi anni fa basate unicamente sul passaparola, ed ora accessibili pubblicamente.”
UWIC LAB BLOG. Accende il computer di bordo che lo fa navigare all’interno del corporate blog del progetto Wireless-Campus. Analizzandone la teoria e la pratica, gli elementi tecnici, lo stile ed i contenuti e soprattutto i suoi utenti.
CONCLUSIONI. Di alto valore aggiunto le osservazioni conclusive, assolutamente realistiche ed obiettive senza disdegnare una punta di ottimismo e speranza per il futuro dei corporate blog. Sono estremamente contento che Regolo ha smentito le mie paure sull’utilizzo delle licenze Creative Commons, dimostrando di conoscerle bene e di saperle sapientemente applicare alla sua opera accademica. Ho utilizzato alcune metafore per recensire la tesi, altrimenti con 100pag di elaborato non finivo più… 😉
Ciao
4 EveR YounG
P.S.: un dubbio, ma le API di Skype sono Open (pag19)? (vedi commento di Lorenz)
Ciao Lorenz,
grazie 1.000 per la precisazione tecnica..lo sai che ho bisogno di un Uber Nerd come te che vegli su questo blog! 😛
Ho corretto anche UGC!
Thanks
4 EveR YounG
In riferimento alle API: tutte le API sono per definizione Open (altrimenti che “programming interface” sarebbero? ;)). Per quanto riguarda invece il codice con cui ci si interfaccia utilizzandole, dovrebbe essere closed, trattandosi di Skype.
P.S.: si scrive “user generated content”… 😀
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