The Dark Side Of Twitter

The Dark Side Of Twitter

TWITTER ADDICTED. Riprendo la conversazione riguardo Twitter che avevo iniziato diverso tempo fa; quegli argomenti sono ancora tutti validi, in più aggiungo questo post di Catepol, con il relativo video che ti consiglio di vedere. Nonostante le criticità che esprimerò in questo post, mi considero tutt’ora un utente fidelizzato e mi rendo conto che se alcuni fattori non avessero toccato la mia sfera emotiva probabilmente non avrei avuto barriere in uscita da quella piattaforma; comunque mi fa piacere citare due bei post in merito alla Twitter dipendenza:
– dà gusto leggere da uno Uber Nerd come Alfredo le distorsioni provocate da Twitter.
– altrettanto avvincente è il racconto di un’aspirante Girl Geek come Francesca che sta percorrendo la strada giusta.

TWITTOSFERA. Il mio approccio riguardo il following è aperto a verificare i suoi contenuti … certo che se già seguo il suo blog tramite feed e ripubblica anche sul micro-blog l’avviso del nuovo post mi fornisce un’informazione ridondante, ma non per questo lo “defollowo”. Generalmente quando aggiungo un nuova persona dò 15 giorni di testing in cui mi focalizzo sui suoi cinguettii ed alla fine del periodo decido se continuare a seguirlo/a. Inoltre ogni due settimane scansiono tutta la gente che seguo e valuto caso per caso che tipo di interazione riesco a stabile con quel contatto. Ci sono anche alcuni casi estremi … positivi … un paio di persone che seguo anche tramite feed di Twitter .. proprio per non perdermi nessuno dei loro cinguetti … e negativi …. faccio molta difficoltà ad aggiungere la gente che su Twitter mette il link al suo profilo su MySpace.

Comunque non punterei troppo l’attenzione sulla quantità di persone seguite, ma mi soffermerei di più ad analizzare i contenuti generati dai cinguettanti, su questo concetto considero decisamente esplicativa la frase di Tiziana: “fin quando riesco ad associare una storia ad ognuno di loro”. 😉

MY 2 CENTS. Mettere il lucchetto a Twitter (micro-blogging)  sarebbe come mettere il lucchetto a WordPress (blogging)! Non concordo affatto con la moda di questo ultimo periodopersonalmente non trovo nessun buon motivo per proteggere un account di Twitter, ma se tu l’hai fatto mi piacerebbe parlarne … per favore argomenta nei commenti.

THE DARK SIDE. Abbiamo appena trascorso una settimana intera di dormi-veglia di tutti i servizi della piattaforma, 7 lunghissimi giorni in cui Twitter ha vegetato in uno stato di semi-down in cui le funzioni fondamentali non erano eseguibili: come palliativo Twitter ha attivato un Tumblr dove poter verificare lo stato del ripristino dei servizi, ma non credo sia servito a molto. Proprio l’altro giorno in chat con @naimaxx riflettevamo sui pesanti disservizi di questa settimana e che da un punto di vista Markettaro, sarebbe molto interessante calcolare quanti utenti ha perso Twitter in questi giorni. Sto anche raccogliendo qualche dato statistico sull’UpTime di fine Maggio: di primo acchito mi sembra un po’ troppo ottimistico. 😐

Per quanto riguarda me, la cosa più frustrante è stata la scomparsa del bottone “Older” e quindi la non possibilità di vedere i precedenti twitt dei miei following …. nonostante sia emerso che i twitt vecchi non li guarda quasi nessuno … magari sarò malato, ma io li leggo tutti. 😛 Inoltre concordo con la speranza di @rainbowbreeze … sono in entrata nella casse di Twitter Inc ben 15 milioni di dollari: auspico un forte investimento di questo denaro per migliorare la piattaforma.

Ciao
4 EveR YounG

27 Comments

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    4 EveR YounG / Reply

    Ciao Livia,

    bene, anche tu fai un uso “puntiglioso” di Twitter … invece su FaceBook aggiungo un po’ tutti … nel senso che uso quella piattaforma in tutte le sue “perversioni” …. FaceBook esplicita molto bene dati in informazioni, è un ottimo strumento di Social Network Intelligence (o meglio attualmente lo uso solo per quello).

    Grazie
    4 EveR YounG

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    4 EveR YounG / Reply

    Ciao Clarita,

    beh … 15gg è un lasso di tempo che ho stabilito io per convenzione, presumendo che in 2 settimane il following abbia scritto almeno una 50ina di twitt, sperando di leggere contenuti interessanti. Diciamo che non aggiungo tutti quelli che aggiungono me … faccio una selezione sugli spammer e su chi usa twitter per solo per dire “vado in bagno”. 😉

    Grazie per il commento.
    4 EveR YounG

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    Livia / Reply

    Io seguo solo i twit di amici e di persone che mi interessa seguire. Per principio non seguo tutti quelli che mi seguono perché in ogni caso non riuscirei a seguirli.

    Su Facebook invece aggiungo di solito tutti quelli che mi inviano le richieste. Gli “estranei” li inserisco in un elenco a parte, per cui mostro loro solo una parte del mio profilo e delle informazioni.

    Non mi considero una Twitter-dipendente, anche se in certi periodi twitto più spesso del solito.

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    clarita / Reply

    Ciao Adriano,
    io non riesco a farmi 1 idea del mio following/(eventuale)follower in pochi giorni… ti dico di +: mi è successo (nn 1 sola volta) d’interagire maggiormente con un following/follower solo dopo parecchi mesi dall’aggiunta su twitter!!! Aggiungo solo italiani e qualche straniero… però chiunque mi richiede di aggiungerlo lo faccio volentieri!!!

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    4 EveR YounG / Reply

    Ciao Lafra,

    hai scritto un commento stupendo, quoto ogni tua singola parola … hai riassunto perfettamente tutto quello che intendevo dire in questo post. :-)

    Grazie
    4 EveR YounG

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    4 EveR YounG / Reply

    Ciao Tiziana,

    la citazione era dovuta … in chat “snoccioli” perle di saggezza … degne di essere fermate su un post. 😉

    L’Instant Messagging ed il Micro Blogging sono due forme di comunicazione differenti … l’immediatezza potrebbe accomunarli … ma la gestione dei contenuti li divide.

    I twitt personali li scrivo di getto invece quelli in cui commento/segnalo contenuti specialistici sono ragionati, comunque le principali passioni della mia vita sono il Marketing e l’Open Source tutto gira intorno a questi affascinanti temi. :-)

    Grazie per il commento.
    4 EveR YounG

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    lafra / Reply

    Ops, ho fatto qualche errore, scusatemi. La fretta è una cattiva… dattilografa 😉

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    lafra / Reply

    Ciao a tutti, ho letto tutta la conversazione e ora mi trovo con pochissimo tempo per rispondere ma ci proverò ugualmente! Anch’io uso twitter anche se i miei twit sono decisamente pochi rispetto a molti altre persone che seguo. Ho poco tempo a disposizione anche per leggere i loro per la verità, sono perennemente combattuta tra la voglia di aggiungere la maggior parte di quelli che mi “followano”, per la paura di perdermi qualche twit interessante, e la necessità di limitare il numero di “friends” visto che sono cosciente del fatto che non riuscirò mai a seguirli tutti.
    Se a questa lotta interiore aggiungiamo i disservizi di Twitter la frustrazione si triplica! Io ho BISOGNO del pulsante “older” perchè non posso controllare twitter ogni due minuti. Speriamo facciano qualcosa al più presto per rendere più stabile la piattaforma.
    Per quanto riguarda il lucchetto, non l’ho mai messo e mai lo farò. Ad essere sincera non mi sono mai chiesta il perchè qualcuno decidesse di rendere i propri twit privati, mi è sembrato strano, ma ho pensato che ci sarà stata una buona ragione che non mi interessava particolarmente scoprire.
    Io personalmente non credo lo farò, non ne ho l’esigenza, non scrivo di particolarmente delicato da proteggere e non ho niente da nascondere. Ciò che voglio in qualche modo proteggere o eventualmente nascondere lo tengo per me o lo condivido con gli amici in maniera più intima: via email o IM.

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    4 EveR YounG / Reply

    Ciao Flavia,

    con 340 contatti … basta una sola giornata off-line per spingere 45 volte “Older” … mi riferivo a questo, quando dicevo che sono malato. 😀

    Il microblog può essere personale o professionale, idem per il blog. Il lucchetto su Twitter potrebbe essere messo ovunque, ma secondo me ha poco senso proteggere i twitt sia per quello personale che per quello professionale. 😉

    Grazie per il commento.
    4 EveR YounG

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    tiziana/naimaxx / Reply

    Innanzi tutto grazie per la doppia citazione :) in un post sul mio social network preferito.

    Leggendo il post e i commenti mi sono resa conto di non aver mai considerato twitter uno strumento di microblog, nel senso di blog in 140 caratteri. Twitter lo trovo molto più simile ad una chat.
    [Mi pare che Plurk accentui ancora di più questa similitudine con la chat, permettendo di vedere i replay ad un messaggio in una sola finestra]

    Ho sempre considerato che la forza twitter sia l’immediatezza (se per scrivere un post posso impiegare una settimana, un twit lo penso e lo scrivo in una frazione di secondo) e la facilità di interazione, proprio come in una chat.

    Per quanto riguarda l’uso dei lucchetti, lo capisco benissimo, sia come tutela dell’immagine personale :P, che per controllare chi mi segue (banalmente anche qdo le notifiche di twitter sono morte).

    Quando riprenderà a funzionare correttamente, in quanti lo avranno tradito, anche se con la diffusione dei servizi che integrano le varie piattaforme, come friendfeed, fare microblogging su twitter o su un altro network qualsiasi, prima o poi, diventerà del tutto indifferente.

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    Flavia / Reply

    Aaah, anch’io mi vado sempre a guardare gli older, anche perchè, non essendo collegata a Twitter 24h/24, mica c’ho il tempo di aggiornarmi in tempo reale!
    Però non sono così contraria a chi rende privati i suoi update, in fondo Twitter è come un micro-blog, sì, ma di natura squisitamente personale, mentre un blog può anche essere solo professionale.

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    4 EveR YounG / Reply

    Ciao Marilena,

    grazie 1.000 per il commento, ho sentito parlare per la prima volta di Twitter verso la fine del 2006, ma ho capito veramente cos’era durante il RomeCamp a Gennaio 2007, inizialmente anch’io ero un po’ scettico perchè ancora non sentivo l’esigenza di uno spazio dove poter scrivere micro-post e ci sono voluti un paio di mesi prima che maturassi la decisione di iscrivermi. 😉

    Lo spazio per varie le forme di comunicazione in rete c’è … sono gli strumenti che a volte si sovrappongono, comunque se si decide di utilizzare un servizio conviene utilizzarlo in modo efficiente ed efficace … sul fronte del social networking sto vedendo un’apertura verso il “lifestream” che considero positiva … vediamo come si evolverà il discorso.

    Ciao
    4 EveR YounG

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    4 EveR YounG / Reply

    Ciao StakaStagista,

    uso Twitter dal 12 Aprile 2007, ma non mi ricordo un perido di manutenzione più prolungato di questo: il crash del database, li ha veramente messi seduti per terra. 😐 A quanto dicono gli sviluppatori purtroppo i problemi derivano dal fatto che il loro servizio viene usato come Instant Messenger quando in realtà è progettato per fare altro.

    Mi ritengo fortunato … ho ricevuto solo 10 inviti a Plurking: per adesso non mi interessa, se avrò un po’ di tempo mi iscriverò solo per qualche test ma non per sostituirlo a Twitter.

    Grazie per il commento. :-)
    4 EveR YounG

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    Marilena / Reply

    Twitter è nato ed è stata twitter-mania, ma non per tutti, non per quelli che ci vedevano un inutile tool per comunicare al mondo “sto andando al bagno”. Ma passano i mesi e twitter dilaga. Lo stop di questi giorni ha fatto uscire allo scoperto anche i più scettici. Forse in rete c’è spazio per tutte le forme di comunicazione? Di nuovo si torna sul concetto rete-democratica, aperta, ecc.. Boh, di fatto da ex-scettica, trovo in twitter cmq uno strumento per postare “a breve”, ma postare comunque.

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    StakaStagista / Reply

    Anch’io uso twitter da un pò, ma non sono un’accanita cinguettatrice…diciamo che molto dipende dal mio umore!
    Ci sono dei giorni in cui scrivo qualcosa di più e altri in cui neanche accedo.
    Mi piace leggere i cinguettii degli altri, a volte trovo cose interessanti, ma altre…no comment! Ed è per questo che approvo la tua idea dei 15 giorni di testing! 😉
    Per quanto riguarda la storia del lucchetto sono da’ccordo con Catepol. Io per ora non l’ho messo, ma non escludo di farlo in futuro, perchè credo sia fondamentale attivare un controllo quando comincia l’invasione degli spammer.

    Ps: da qualche giorni un amico cerca di convincermi a lasciare twitter per questo.

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    4 EveR YounG / Reply

    Ciao fra_ebasta,

    grazie per il commento, spesso ritorna il tema del social network verticale per antonomasia e l’ombra dei suoi cloni: LinkedIn è il business social network per eccellenza, Xing e Viadeo stanno sotto terra, Flickr è il photo social network per eccellenza, Zooomr e Picasa stanno sotto terra …. e così via … va da se che la stessa sorte tocca ai cloni di Twitter.

    Le mie critiche a Twitter Inc sono chiare e costruttive, ho scelto di non abbandonare Twitter nonostante i disservizi, il mio approccio invita al miglioramento continuo nella gestione della piattaforma. 😉

    Ciao
    4 EveR YounG

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    fra_ebasta / Reply

    Come promesso ti lascio un commento anche io… e mi pare il minimo per ricambiare la tua citazione. Tanto per cominciare ti rassicuro che non sei l’unico malato che si va a rileggere le twittate che si è perso e pure io ho vissuto male i giorni “out of service” del tasto “older”. Rimediavo andando direttamente nelle pagine Twitter delle persone che seguo più assiduamente e che, ormai so, twittano cose interessanti, e con Tweetscan. Non molto comodo, comunque più efficace e veloce che non vedere le due o tre pagine relative alle ore passate lontana da Twitter.
    Visto, poi, che negli ultimi giorni si parla tanto di Twitter vs Plurk, vorrei dire due cose anche su questo. Ma proprio due, perché mi sono iscritta solo oggi a Plurk, incuriosita da tante discussioni. Il mio giudizio al primo impatto non è molto positivo… Il layout non mi piace, preferisco di gran lunga quello di Twitter, forse perché ormai ci sono affezionata. Poi non mi convince molto la storia del karma. Comunque sto provando, se cambio idea te lo faccio sapere (con Facebook è successo, quindi tutto è possibile).

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    4 EveR YounG / Reply

    Ciao Kaori,

    concordo sul discorso della quantità dei following ognuno è libero di seguire il numero che ritiene opportuno, aggiungo che personalmente ho individuato una massa critica di 300 persone che costituisce la mia community di cinguettanti, ma è più un mese che sono sopra di 50 persone. 😛

    Ciao
    4 EveR YounG

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    kaori / Reply

    Ho fatto il mio account a twitter qualche mese fa, ero in Brasile e mi andava di far sapere, e sapere, cosa succedeva dall’altra parte del mondo. Questa “impostazione” twitteriana mi è rimasta, seguo e sono seguita da poche persone e le conosco di persona quasi tutte. Se qualche esterno ha piacere a seguire i miei cinguettii, mi fa piacere, ma di sicuro nulla e nessuno mi obbliga a seguire il quotidiano di sconosciuti. Capisco che possa essere limitante, visto che attraverso twitter ho conosciuto un sacco di cose interessanti, ma in ogni caso si tratta di scelte. In questo frangente la mia regola è “pochi, ma buoni”. L’account con il lucchetto io non ce l’ho, ma capisco che ci possano essere delle situazioni che lo rendano in qualche modo obbligatorio o che comunque aiutino ad esprimersi sempre e comunque (caso datore di lavoro e simili). Secondo me va un pò contro la natura di Twitter, o dei social network in generale, ma ognuno fa le sue scelte e non sta a me giudicare.
    Quindi, per concludere, aggiungo meglio persone che non conosco su Facebook o Flickr o Anobii o che ne sò io!!

    Io ho finito, grazie per l’attenzione! :)

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    4 EveR YounG / Reply

    Ciao Kaori,

    i commenti su 4 EveR YounG BloG sono … e saranno … sempre aperti! Torna quando vuoi … la tua opinione mi interessa. 😉

    Ciao
    4 EveR YounG

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    4 EveR YounG / Reply

    Ciao Catepol,

    grazie per il bel commento mi è piaciuto molto … il mio appunto sul discordo del lucchetto riguarda la “leggerezza” con cui molti hanno protetto il loro account (non mi sto riferendo a te) per questa l’ho chiamata moda … ho avuto la sensazione che si sia un po’ ragionato “tanto per non sbagliare metto il lucchetto” senza averne un motivo valido. La caratteristica che adoro di Twitter è l’asimmetria tra Following e Followers, con il lucchetto la scelta diventa simmetrica. Inoltre non scordiamoci che Twitter non è una chat e che se volessi creare una stanza chiusa dove parlare con una stretta cerchia di contatti, allora si che sarebbe più appropriato spostarsi sull’Instant Messagging. 😉

    L’approccio con cui scrivo su Twitter è lo stesso con cui scrivo su WordPress, l’unica sfumatura è che su Twitter lascio mixare emozioni e stati d’animo e con i miei contatti in modo molto diretto. Ripeto che secondo me, chi riesce a farsi capire bene ed esprimere un concetto ben definito in 140 caratteri ha un gran talento, sto cercando di avvicinarmi quanto più possibile a questo. Diversi spammer hanno aggiunto il mio account, ma naturalmente io non li ho aggiunti … questo non mi tange, non li considero (un po’ come faccio per i troll sul blog); ma lo stesso discorso riguarda i contenuti che scrivi sul blog, l’importate è essere coscienti e consapevoli che potenzialmente tutti possono leggete tutto e quindi regolarsi di conseguenza sui contenuti che si vogliono pubblicare. Ogni minuto nasce un nuovo servizio 2.0 ma non per questo devo essere su tutti i social network esistenti, ogni servizio va utilizzato in modo profiquo per lo scopo per cui è nato

    Riguardo all’esempio che hai fatto, sul discorso “se non voglio che tu mi segua (per qualunque motivo) semplicemente basta che ti tolgo dai followers e automaticamente mi dovrai chiedere di poter essere mio following, e io ti dovrò accettare o meno” a me sembra un caso estremo, nel senso che se avessi così tante paranoie vivrei più felice non scrivendo per niente su twitter … a questo punto l’auto-censura forse è la scelta semplice.

    Ciao
    4 EveR YounG

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    4 EveR YounG / Reply

    Ciao Lore,

    grazie 1.000 per il commento dettagliato: sul discorso del rapporto con il datore di lavoro … attualmente vivo una realtà molto soddisfacente e sono connesso su tutti i social network con il mio Team Leader e con tutto il Team Work, per me questo è un grosso valore aggiunto; ci leggiamo e commentiamo tutti a vicenda sulla varie piattaforme e ne sono pienamente felice, qualora ci dovessero essere dei conflitti durante l’attività lavorativa come li gestirò off-line, li anche gestirò on-line.

    Rispetto tutti i variegati usi che un utente può fare di Twitter … ma leggere un contatto che utilizza Twitter solo per sfogarsi delle frustrazioni del proprio lavoro e che per giunta ha lucchettato l’account mi sembra un po’ riduttivo. L’utente è libero di sfogarsi quanto vuole con twitter protetto, ma se lo usa come un confessionale chiuso da sguardi indiscreti genera una forma di contenuto fine a se stesso, a me che leggo non da nessun valore aggiunto.

    Inoltre ripubblico i miei cinguetti sul blog (sotto forma di rss, con il badge di Twitter) perchè i miei twitt sorreggono i miei post … sul micro-blog il concetto è espresso in soli 140 caratteri e sul blog il concetto è argomentato con diversi paragrafi. IMHO, il tema della condivisione è impescindibile dall’utilizzo di una piattaforma aperta, integrata e convergente.

    Ciao
    4 EveR YounG

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    kaori / Reply

    Devo dire la verità, ho letto un post e dei commenti veramente belli.Visto che anche io uso Twitter vorrei dire la mia sull’argomento, ma farlo su due piedi forse è un pò riduttivo… dispiace se ci penso un attimo?

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    catepol / Reply

    Io ho il lucchetto dopo mesi di acocunt aperto. Il risultato non cambia. La gente continua ad aggiungermi ed io continuo a ricambiare se: Italiani, interessati a me, disposti a conversare ecc. Aggiungo anche Anglofoni (e qualche spagnolo e francese), ma solo se conosciuti (e riconosciuti dalle masse) oppure anche qui disposti a conversare o interessati ai link che passo (oppure interessano me come fonti di notizie utili).
    Detto ciò: con tutti il lucchetto mi trovano in tanti. Perchè il lucchetto? Perchè ti permette di controllare chi ti segue (altrimenti vieni aggiunto indistintamente da masse di spammer a cui interessa solo il grande numero di following e non tu), perchè decidi tu insomma. Perchè visto che spesso invii fatti tuoi pubblici, almeno sai a chi li hai divulgati. Si lo so è un controsenso detto da me che sono seguita e seguo 800 contatti, per cui alla fine non controllo realmente che fine fanno i miei twit visto che è impossibile.
    Però non sono nella timeline pubblica. Però non puoi prendere un mio twit ed estrapolarlo a piacere fuori contesto e generare polemiche sul contenuto di una mia frase. Però ho il controllo del mio account.
    Non limita la conversazione il lucchetto (anche se non essendo un acocunt pubblico non vengo contata che ne so da summize, da twitmail o da tutti gli altri servizi che ti permettono di cercare dentro twitter). Non vengo conteggiata dai vari tool per twitter che stilano classifiche varie (e detto da me anche questo apparirà strano ai più). e sto bene così. Gestisco io il mio acocunt. Chi mi ama mi segua. Chi no, libero di farlo. Ma libera anche io di gestire gli account da cui mi va o non mi va di esser seguita. Perchè con il lucchetot lo posso fare. Cioè se non voglio che tu mi segua (per qualunque motivo) semplicemente basta che ti tolgo dai followers e automaticamente mi dovrai chiedere di poter essere mio following, e io ti dovrò accettare o meno.
    Semplice.

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    Lore / Reply

    Me lo sono chiesto anche io il perché di questa nuova tendenza verso l’account di Twitter protetto. Ho chiesto in giro e sembra che il motivo (almeno per alcuni) sia ricollegabile al fatto di non voler correre il rischio di far sapere al proprio datore di lavoro cosa si dice o si fa. Anche nella remota possibilità che venga a conoscenza dell’account su twitter fin lì attentamente nascosto.

    Credo che questo sia un motivo valido. Tutto quello che si fa e si dice sul Web viene registrato da vari servizi, a volte in modo indelebile. Non possiamo sottovalutare il fatto che un’eventuale battuta infelice/estemporanea, una litigata o una figuraccia potrebbero compromettere le probabilità di trovare lavoro. Già oggi (ma in futuro lo sarà sempre di più) le aziende consultano il Web a caccia di dati sui candidati, e le twittate sono un’ottima raccolta di informazioni per profilare una persona.

    Per quel che riguarda il following, personalmente ho un atteggiamento più lascivo. Se c’è qualche *italiano* che mi aggiunge, io lo aggiungo a mia volta. Basta che non spammi e che dimostri di essere interessato a twittare.

    Respingo tutte le richieste di quelle persone (nella maggior parte dei casi stranieri) che hanno il following esageratamente alto, perché è gente interessata solo al numero (e per fortuna che su Twitter non c’è il karma!), non al contatto.

    Nella gestione di Facebook (il terzo della triade di servizi “social” dei quali non potrei fare a meno: Blog-Twitter-Facebook) invece sono molto più severo. Lo ritengo uno strumento importante e, in quanto tale, accetto solo persone interessate a mantenere un contatto per qualche motivo. Tutti quelli che mi aggiungono, ma poi non si fanno più vivi neanche una volta, li cancello dopo un paio di settimane.

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    4 EveR YounG / Reply

    Ciao Catepol,

    perfetto, aspetto un tuo commento riguardo questo post. 😉

    Ciao
    4 EveR YounG

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    catepol / Reply

    ripasso a dire la mia con calma:-)

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