Pamy 2.0 Is Not A Bubble

Pamy 2.0 Is Not A Bubble

INTRO. Pamela Pasquini ha raggiunto l’obiettivo: Mercoledi 19/03/08 si è laureata in Scienze della Comunicazione all’Università degli Studi di Macerata con 110/110. Una discussione breve ma intensa, che inizia con un bel discorso introduttivo da parte del Presidente della Commisione … poi passando la parola a Pamela, le dice: “Signorina, ha 4 minuti per parlare di tutto questo”! 😀

L’IMPRESA 2.0: LA RILETTURA DEL FENOMENO IN UNA LOGICA DI MARKETING. “A Adriano Gasparri, un blogger che ha una passione travolgente per questi temi, per la sua pazienza e dedizione nell’aiutarmi, lo ringrazio anche delle sue critiche costruttive. Questi ringraziamenti li ho letti solo qualche settimana fa, Pamela mi ha fatto una bella sorpresa … corrispondono a pieno con gli ultimi mesi trascorsi in compagnia della sua tesi. Beh, in effetti di critiche costruttive ne ho fatte tante … riguardo al linguaggio, stile e contenuti; ma posso confermare che Pamela ha veramente dato il massimo, ci ha messo tutto l’entusiasmo e la grinta possibile.

Già nell’introduzione ci sono domande stuzzicanti:

“Questa grande crescita di corporate blog e di aziende che si mostrano on-line supportate da diversi strumenti 2.0 si presenterà come una “moda passeggera”?
Stiamo assistendo e assisteremo a un’ondata di conformismo come si è verificata negli anni 90 con l’invasione del web da parte dei “siti vetrina” per visualizzare i beni prodotti dall’impresa?
Oppure la semplice omologazione del modello di business prevalente tra le imprese questa volta non è sufficiente perché dovrebbe cambiare una serie di approcci e la mentalità di chi è a capo dell’impresa?
E soprattutto sono strumenti che possono portare benefici all’impresa e possono essere utilizzati nel lungo periodo per accrescere i vantaggi competitivi rispetto alle altre imprese?
E se un approccio 2.0 può portare dei vantaggi di che tipo sono?”

La tesi si estrinseca attraverso 3 capitoli principali: prima si definisce il fenomeno dell’Enterprise 2.0., con la spiegazione del termine Web 2.0 ed un confronto con l’impresa 1.0 evidenziando le innovazioni tecnologiche e culturali che sono intervenute; poi si passano in rassegna gli strumenti dell’Enterprise 2.0 (Wiki, Social Network, Corporate Blog); e dulcis in fundo si contestualizza con l’approfondito Case History dell’azienda dove Pamela ha svolto lo stage, corredato da una dettagliata analisi della nuova versione del Corporate Blog dell’agenzia.

Molto dense le conclusioni, che individuano una serie di tendenze sul Marketing e sulla Comunicazione Aziendale nel futuro; Pamela argomenta il suo punto di vista riguardo alle strategie 2.0 e tira le somme dello studio svolto.

Il lavoro sulla tesi è stato piacevole e divertente, abbiamo riso e scherzato tanto … battute a iosa … tipo quella che … Pamela avrebbe tolto il poster di Brad Pitt dalla sua cameretta per attaccare il poster di Emanuele Quintarelli! 😛 Di aneddoti ce ne sarebbero tanti … a volte sono stato anche molto diretto ed intransigente … tipo quella volta che … dopo averle spiegato il corretto uso di una buona suite di Office Automation (Open Office) ed esserci accordati sull’appropriato utilizzo di determinati formati standard ed aperti (Open Document), ha provato a farmi leggere un paio di capitoli della tesi in *.docx (Office 2007) …. errare è umano, perseverare è diabolico … eravamo in Biblioteca a Civitanova … per 5 minuti consecutivi ho scollegato il cervello e sparato una raffica di insulti a ripetizione verso la Tesista 2.0 che penso se li ricorderà per un bel po’. 😛

Per quanto riguarda le fonti di questo elaborato accademico, manca solo il Rapporto Enterprise 2.0: La Rivoluzione che viene dal Web, che è stato pubblicato il 12 Marzo 2008 dall’Osservatorio 2.0 del Politecnico di Milano: ho partecipato a quel convegno, in cui sono emersi diversi spunti interessanti.

CHE COSA AVREI VOLUTO PORTARMI A CASA. Un confronto su argomenti a me cari e la possibilità di condividere le mie opinioni … inoltre mi piace vedere le “cose” da un punto di vista diverso dal mio .. in questo senso è stato molto stimolante il MashUp tra il mio background Economico ed il suo background Sociologico.

CHE COSA MI SONO PORTATO A CASA. Amicizia con la A maiuscola … aver lottato insieme per il conseguimento di un unico obiettivo ed aver condiviso un esperienza intensa, ci ha fatto crescere entrambi.

CHE COSA NON MI SONO PORTATO A CASA. Pamela ha scelto di non aprire un blog personale.

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FEEDBACK. Mi piacerebbe molto avere una tua opinione in merito, scarica pure la tesi, leggila con calma e ritorna su questo post … lasciando tue considerazioni. 😉

 

Ciao
4 EveR YounG

8 Comments

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    4 EveR YounG / Reply

    Ciao Marianna,

    trovi maggiori approfondimenti del lavoro che ha svolto Pamela direttamente sulla sua tesi.

    Se hai bisogno di altre info, contattami in privato. 😉

    Ciao
    4 EveR YounG

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    marianna / Reply

    Sto facendo tirocinio in un’azienda che si occupa della creazione di siti web e blog e anche la mia tesi riguarderà i corporate blog. Anch’io sto cercando di dare una risposta a quelle stesse domande, ma soprattutto l’obiettivo principale è quello di scoprire se possibile se i corporate blog hanno un futuro e se vale quindi la pena investire su essi.
    Mi piacerebbe sapere un pò come si è svolto il tirocinio di Pamela, vedere quali attività ha svolto in azienda e confrontarle con le mie esperienze.
    Marianna

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    4 EveR YounG / Reply

    Ciao Domenico,

    ahahah … per il poster questa (http://www.flickr.com/photos/lyonora/1522868322/) era perfetta! 😀

    Bene, bene … aspetto un tuo commento sulla tesi .. intanto mi leggo il tuo post. 😉

    Ciao
    4 EveR YounG

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    4 EveR YounG / Reply

    @Maria: 😉

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    domenico / Reply

    oddio no..il poster di quintarelli no! eheheh 😉

    Come ti ho detto su skype appena finisco di leggere la tesi scrivo la mia opinione qui. Intanto invito te e gli altri a lasciare un commento sul mio ultimo post…ciaoo

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    Maria / Reply

    ciao da Maria

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    4 EveR YounG / Reply

    Ciao LCK,

    ogni tanto … qualche commento M$ Oriented, ci sta bene su questo blog. 😛 Sul discorso OOXML, io quoto Mark Shuttleworth (http://blogs.zdnet.com/open-source/?p=2222). 😉

    Ciao
    4 EVeR YounG

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    Lorenz Cuno Klopfenstein / Reply

    Congratulazioni a Pamela. :)

    Il solito linuxaro prevenuto… Magari ora che OOXML è uno standard ISO non potrai più dir nulla sul formato Microsoft (http://slashdot.org/article.pl?sid=08/04/01/2229207)! 😀

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